7 - I turchi e l'alcol

Cose Turche News - A podcast by Eleonora Masi, Riccardo Gasco, Samuele Abrami - Fridays

Da anni ormai, in particolare dopo la pandemia da covid-19 del 2020, si registra un'impennata nella produzione di alcol di contrabbando in Turchia.La crisi economica ha visto una crescita di tutti i prezzi dei beni di consumo, di prima necessità e non, anche dell’alcol, complice poi una tassa che dal 2002, cioè dalla primissima vittoria di Erdoğan alle elezioni parlamentari, è gradualmente cresciuta fino a raggiungere il +2500%, in particolare sulla bevanda nazionale, il distillato raki.Difficile non farne una questione di natura anche religiosa: per la società, infatti, è diventato un ulteriore strumento di polarizzazione, in un Paese laico, ma a maggioranza musulmana, dove di alcol non legalizzato si può morire, come è accaduto a 38 persone lo scorso Gennaio a Istanbul. Per approfondire il tema, come sempre consigliamo:l'approfondimento "Spike in deaths unlikely to curb bootleg alcohol use in Turkey" di Turkey recapun articolo di Can Sezer per Reuters sull'aumento del consumo di whiskey e le conseguenze sui piccoli produttori vinicoli in Turchiala storia del Yeni Raki, la bevanda nazionalela cronologia delle tasse sull'alcol in Turchiail podcast Spotify Original "Metanolo" che racconta di una vicenda similare accaduta in Italia alla fine degli anni '80Per spunti, domande o riflessioni, scrivici a [email protected]. Segui la pagina Instagram @coseturchepodcast per entrare a far parte della community e non perderti i contenuti extra relativi a ogni puntata.

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