La parola “TIPO” in italiano: Cosa Significa? Come si Usa? Tutti i Significati e Usi!

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme! - A podcast by Graziana Filomeno - italiano online

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Ci avete mai fatto caso che tipo gli italiani usano spesso delle parole tipo solo nella lingua di tutti i giorni e voi siete lì tipo “Ma che vuol dire?” E non riuscite mai a decifrarle? Bene, una di queste paroline è proprio “tipo” e in questo video voglio mostrarvi tutti gli usi che questa parolina ha nella lingua italiana di tutti i giorni e credetemi: ce ne sono davvero molti!    I tipi di “tipo” e come usarli La parola “tipo” deriva dal latino typus, a sua volta derivato dal greco τύπος (tùpos), con il significato di “impronta”, ma anche di “carattere”, “figura” e “modello”. Oggi con questo significato si usa ancora nella disciplina che studia le monete per riferirsi alla raffigurazione incisa e impressa sulla moneta.  Nell’arte della stampa, invece, la parola “tipo” si riferisce a ciascuno dei caratteri mobili utilizzati per riprodurre le lettere e i simboli da stampare.  Ma nella lingua italiana standard, oltre a questi significati che appartengono a specifici linguaggi settoriali, la parola “tipo” può assumere tanti diversi significati. Vediamone insieme alcuni:   Un esempio per tutti Il significato più comune della parola “tipo” è quello di “modello” o “esemplare” che identifica una molteplicità di oggetti sulla base di caratteristiche comuni fisse che li accomunano tra loro e li distinguono dagli altri. Ad esempio, possiamo parlare di un tipo di letto matrimoniale, oppure un tipo di televisore, un tipo di scarpe e così via. Quindi potremmo avere determinate paia di scarpe dello stesso tipo (ad esempio scarpe sportive) oppure due macchine dello stesso tipo (SUV, 4x4, utilitaria e così via). Un altro significato di “tipo”, simile al primo ma leggermente diverso, è quello di “schema, modello ideale al quale può condursi per astrazione una moltitudine di oggetti, aventi caratteri comuni”. Ma qui, ecco, le parole chiave sono “ideale” e “per astrazione”. Ad esempio potrei chiedere ad una mia amica quale sia il suo tipo di ragazzo ideale, o ancora potrei chiederle quale sia il suo tipo di casa ideale, o di lavoro e così via. E lei inizierebbe a descrivermeli così come se li immagina, o così come potrebbero essere nel miglior scenario possibile. Per estensione, la parola “tipo” si usa spesso nelle locuzioni “del tipo di” o “sul tipo di” per ricondurre un oggetto ad una categoria ben rappresentata da un altro oggetto. Ad esempio, in un negozio di vestiti potremmo chiedere se hanno una camicetta del tipo di quella che stiamo indossando. Nell’uso colloquiale, poi, la parola “tipo” viene usata (e forse anche abusata) con il significato di “come” o “ad esempio”, in frasi del tipo: Il mio capo si è arrabbiato un sacco di volte questa settimana, tipo ieri quando sono arrivato tardi al lavoro, o anche martedì quando ho consegnato il progetto sbagliato.  Ieri ho comprato un paio di jeans stupendi, hai presente tipo quelli neri che metto sempre? Ecco, tipo quelli, ma verde scuro. Ti giuro, non la sopporto. Continua a parlarmi dei suoi problemi. Tipo ieri siamo andate a prendere un caffè e continuava a lamentarsi che capitano tutte a lei.   Per dare l’idea Ancora, usiamo molto in contesti informali la parola “tipo” davanti ad aggettivi o locuzioni usate con il senso di aggettivi semplicemente per dar loro enfasi, un po’ come facciamo con “proprio”, “davvero”. Per esempio, posso dire: Ieri sono andata ad una festa tipo stratosferica! Oppure Il nostro progetto è stato tipo un successo! Che figata!   Bersaglio agganciato Ma “tipo” è utilizzato anche, con delle piccole varianti, per riferirsi ad una persona specifica: innanzitutto, se si parla di “un tipo” (o una tipa) si indica una persona di cui non sappiamo o non vogliamo specificare alcuna informazione,

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